28 Febbraio 2003 - Sindaco Dott. Mariano Merlino; Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura Prof. Vito Ferrantelli.

Premio : AleS per il Lavoro

"Ceramica Risvegliata"


“Il progetto ha il pregio di recuperare l’antica tradizione della ceramica di Burgio ( risalente al XVI secolo) attraverso un lavoro di ricerca storica per arrivare all’apertura di nuove botteghe artigiane e l’istituzione di corsi di formazione per artigiani ceramisti rivolti, in particolare, alle nuove generazioni. Grazie anche alla collaborazione con il Museo Regionale della ceramica di Caltagirone, la Provincia di Agrigento e altri soggetti, il Comune è riuscito a rivitalizzare antichi mestieri a rischio di estinzione”.
Con questa motivazione ufficiale il Comune di Burgio ha vinto, concorrendo insieme ad altri 123 progetti, l’ambìto Premio Cultura di Gestione (2003) organizzato da Federculture con l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento della Funzione Pubblica, del Formez, dell’ANCI, dell’UPI, della Fondazione Corriere della Sera.
Il premio è stato consegnato al Sindaco Dott. Mariano Merlino dall’ Amministratore Delegato di AleS (Arte, Lavoro e Servizi), Sen. Luigi Covatta nel corso di una serata di gala svoltasi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, il 28 Febbraio 2003. Tra i suoi obiettivi il premio si pone l’individuazione di esperienze innovative che integrino cultura, turismo e ambiente, esperienze di riqualificazione di aree svantaggiate del Mezzogiorno e di scoprire il valore cultura, cioè il suo reale significato sociale ed economico, partendo dal “basso”, dai progetti realizzati da Regioni, Province, Comuni, Imprese ed Associazioni no profit.
L’assegnazione di questo importante premio costituisce il coronamento di una attività amministrativa che da due anni a questa parte, partendo dalle convinzione di poter determinare le condizioni per coniugare cultura e sviluppo, si è posta dei precisi obiettivi sia di natura culturale (recuperare la memoria storica della tradizione ceramica di Burgio; effettuare studi e ricerche per risalire alle origini di questa antica tradizione artigianale; far risaltare il ruolo delle botteghe di Burgio in un contesto Regionale, Nazionale ed Internazionale), che economica (creare nuove opportunità occupazionali; stimolare ed indirizzare i giovani verso questo redditizio settore artigianale; promuovere nuove forme di turismo di settore).
“La Ceramica risvegliata” è un progetto che nasce da una importante collaborazione fra l’Assessorato Alla Cultura del Comune di Burgio ed il Museo Regionale della Ceramica di Caltagirone, il cui Direttore, la Dott.ssa Enza Cilia Platamone, con passione e generosità, ha messo a disposizione della nostra comunità le sue conoscenze e le sue competenze.
Il progetto è, comunque, un insieme di iniziative mirate, alcune già realizzate altre in itinere, che, partendo dal recupero della memoria di una tradizione locale ed unitamente alle altre potenzialità presenti nel nostro territorio, si propone di formulare un preciso, organico e sistematico progetto di sviluppo.
In questa operazione di recupero della memoria un ruolo fondamentale è stato certamente assunto dalla realizzazione della prima “Mostra della Ceramica di Burgio dal XVI al XX secolo”, inauguratasi il 3 Febbraio 2002 e rimasta aperta al pubblico fino al 7 Aprile dello stesso anno.
Gli oltre 50.000 visitatori, accorsi a Burgio da tutte le parti della Sicilia, hanno apposto la loro firma sui quaderni della mostra, tributando alla stessa un enorme ed al tempo stesso inaspettato successo.
Dagli albarelli ai boccioni, dagli orci alle idrie, dagli scaldamani alle fioriere, dalle quartare alle burnie: più di 250 manufatti esposti in bella vista, generosamente prestati al Comune di Burgio da collezionisti privati, hanno raccontato dell’impegno e dell’operosità di valenti maestri ceramisti nel corso di più di quattro secoli.
A corredo dei manufatti in esposizione un ricco e prezioso catalogo, curato dal Dott. Antonello Governale, ha reso ulteriormente importante la manifestazione, considerata oramai un singolare evento nella storia culturale, e non solo, del paese di Burgio.
Sull’onda di questo entusiasmo sono stati successivamente conseguiti altri importanti risultati. Burgio, ai sensi della legge 188/90, è stato riconosciuto “ Comune di affermata tradizione ceramica artistica e tradizionale” nel corso di una seduta del Consiglio Nazionale Ceramico, presieduto dal Sottosegretario alle Attività Produttive On. Mario Valducci e svoltasi a Roma il 28 Novembre 2002. Un primo passo verso il raggiungimento di un altro prestigioso obiettivo, l’adesione all’Associazione Italiana Città delle Ceramiche (A.I.C.C.), la cui ratifica è stata formalizzata nell’ Assemblea Generale dei Soci, riunitasi a Genova il 5 Aprile 2003. Il Comune di Burgio, dunque, insieme ad altri 32 Comuni di 15 Regioni partecipa alle iniziative associate, tese a valorizzare la ceramica artistica italiana e promuovere l’immagine delle città interessate. Grazie a questa unione, le ceramiche di Burgio vengono esposte e pubblicizzate nelle mostre che l’A.I.C.C. presenta nelle più importanti città italiane e estere. E’ di queste settimane l’uscita in edicola di una enciclopedia a fascicoli sulla ceramica artistica e tradizionale che coinvolge appunto le 33 città dell’Associazione; fra queste, ovviamente, anche Burgio di cui presto vedremo pubblicato il fascicolo relativo alla sua tradizione ceramista. Allegato al fascicolo vi sarà un piatto che riporta i colori ed i decori tipici del passato.
Un altro contributo determinante, per fare chiarezza sulle reali origini della ceramica di Burgio, sarà costituito dalla campagna sistematica di scavi progettata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento, da effettuarsi presso il quartiere dell’Arte, dove si trovano i butti delle numerose e antiche botteghe presenti in quel territorio.
Parallelamente all’attività culturale, di ricerca e di studio, il progetto si propone, delle finalità di sviluppo occupazionale.
E’ per questo che sono stati organizzati e sono in atto, dei corsi professionali per artigiani ceramisti finanziati dalla Regione Siciliana, con l’intento di avvicinare i giovani a questo settore artigianale e di rivitalizzare l’antico quartiere dei figuli, sul quale, peraltro, è stato redatto un progetto di riqualificazione urbana.
L’obiettivo più ambizioso, in riferimento anche ad un discorso di sviluppo turistico della zona, è comunque quello di dare luogo alla creazione di un museo civico della ceramica di Burgio. Un obiettivo tanto ambizioso quanto importante su cui l’Amministrazione Comunale ha rivolto la propria attenzione ed il proprio impegno. A tal fine, sono stati già completati i lavori di restauro di un vecchio casello ferroviario; è stata acquistata dal Comune una importante collezione di antiche mattonelle in ceramica di Burgio, che costituirà la base di partenza di un materiale museale che, ci si augura, diventerà via via sempre più cospicuo. E’ stato redatto un progetto di allestimento e l’Amministrazione Comunale sta lavorando per il conseguimento dei relativi finanziamenti necessari per l’inaugurazione e la definitiva apertura del museo.
Potrebbe l’istituzione di un museo della ceramica e l’apertura di una decina di nuove botteghe di artigiani ceramisti, insieme alle altre realtà culturali che insistono nel Comune (il Museo delle Mummie, le numerose splendide chiese, il santuario normanno di Rifesi, il castello saraceno, le opere dei Gagini, dello Zoppo di Gangi, una preziosa icona bizantina, il bosco con la sua accogliente area attrezzata e la sua preziosa riserva naturale, le eccellenze artigianali della lavorazione artistica delle campane, del ferro, del vetro e della pietra) determinare, nella prospettiva anche dei cospicui investimenti, a pochi chilometri di distanza da Burgio, di importanti società che operano nel settore turistico, una sorta di circolo virtuoso, di sviluppo spontaneo e consequenziale che coinvolga altri settori dell’economia, per esempio quello agricolo?
In breve sintesi, sono questi i contenuti del progetto “ La Ceramica Risvegliata” che parte certamente dalla tradizione ceramica ma che si propone come un progetto di sviluppo complessivo che investe gli altri settori dell’economia locale. In questo modo la ceramica diviene un elemento assolutamente strumentale rispetto ad un’idea, ad un progetto più generale in cui sono contenute le linee guida di uno sviluppo sia culturale che economico. Ma “La Ceramica Risvegliata” è , riteniamo anche, l’esempio di un modo nuovo, pulito, intelligente di amministrare la politica, dando preminenza alla programmazione, alla definizione mirata e ponderata degli obiettivi, alla ricerca delle strategie per il perseguimento degli stessi, alla capacità di porsi nelle condizioni di progettare nuove e qualificate ipotesi di sviluppo.

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